giovedì 25 ottobre 2012

Lucca 2012 si avvicina

Come ogni anno, Lucca in questo periodo si veste di mille colori con LUCCA COMICS & GAMES.

E come ogni anno parte degli Ostellesi (e parte dei cuggggini) si dirigono in processione verso questa ambita meta.

L'attesa da qualche anno è rivolta soprattutto allo stand dei giochi in scatola dove si possono provare ma soprattutto acquistare tanti giochi... ma tanti, tanti... peccato che non ci saranno tantissime occasioni... ma qualcosa si troverà.

Allo stand della Asterion ci saranno titoli a prezzo di listino e qualche sconto trattabile, alla Red Glove ci sarà un outlet dei giochi (fino ad esaurimento) dove si potranno trovare titoli come "Vasco de Gama", "China", o "Vinhos" a 15 euro... bhè! Una cosa simile da anni viene fatta dalla Giochi Uniti.
Cmq ci saranno altre occasioni ma saranno da ricercare.

Sicuramente ci saranno tante aree demo (non quante alla Play è...) e sicuramente ci sarà una moltitudine smodata di gente!!! (troppa). Non voglio cascare sulla critica ma Lucca è diventata ormai una giornata da passare tra amici in una bellissima città storica e provare un paio di giochi... perché di più diventa davvero difficile, se non impossibile.

Cosa troveremo (forse) da provare a Lucca:

Asterion
-Tokaido (forse )
-The Island
-7 wonders cities
-Espansione di Eclipse (forse)
-Trajan

Red Glove
-Fuori di rotella
-Acchiappamostri
-Aztlan

Raven
-Winter Tales
-Summoner Wars

Uplay
-Snowdonia
-Suburbia
-Le Havre: Ancora in Porto
-Ambra
-The Cave: Attraverso l'Ignoto
-Il Vecchio
-Le dame di Troyes

Cranio Creation
-Tzolk'in: il calendario dei Maya
-1960


Per tutte le altre novità mi raccomando commentate e dite pure!!!

...per finire OT e un pò spinto dalla criticuccia fatta su Lucca... il prossimo anno propongo l'organizzazione Ostello a Essen 2013. Aperte le iscrizioni ;-)



giovedì 18 ottobre 2012

Mai fidarsi di chi mangia lumache... "una serata divisa in due (secondo atto)"


NOTE PER IL LETTORE
Giochi trattati: Pochi Acri di Neve;
Partecipanti alle partite narrate nell'articolo: Fabrizio (detto Ciccio), Marco (detto Ciccio);

Post scritto da Fabrizio-Ciccio e disturbato da Marco-Ciccio.


Domenica sera ero in vena particolarmente espansiva: avete presente quelle sere nelle quali faresti di tutto, con chiunque, più si è meglio è, perché tanto quello che conta è la compagnia, bla, bla, ecc., ecc.?

Sbagliato!

A riprova di quanto fossi desideroso di instaurare profondi legami empatici con il prossimo, ho giocato a "Pochi Acri di Neve": due giocatori e passa la paura, con Ciccio nel ruolo di secondo giocatore coatto (che non è il termine romano che sta ad indicare una persona volgare, anche se devo ammettere che ogni tanto un po' coatto in quel senso lì lo è) anche perché il gioco era il suo e mica poteva non giocarci...



Quindi, dopo questa estenuante ricerca del numero di giocatori necessario a procedere, si passa al punto due del manuale del piccolo giocatore da tavolo: la spiegazione delle regole. Che uno dice: siamo a cavallo, il gioco lo hai comprato da mò ed hai avuto tutto il tempo per assimilare il regolamento, per cui ci delizierai certamente con una brillante ed efficace esposizione condita con dotti aneddoti che fanno sempre chic. NON Ciccio. NON questa volta. Apre il regolamento e comincia a leggere, da pagina uno a pagina ultima, con quel tono piatto e senza pause che dopo neanche 30 secondi stavo già pensando ad Heidi e a come facessero i monti a salutarla.


Resomi conto di quanto il quesito fosse insolubile, sono ritornato nel mio corpo giusto in tempo per sentire Ciccio, a conclusione della lettura dell'ultima parola dell'ultima riga di pagina ultima del regolamento: "bene, queste sono le regole, comunque sono abbastanza facili, vedrai che a giocarci ti diverranno più chiare". Ah, beh!

Non mi resta che adottare la strategia di emulazione: ripetere meccanicamente tutto quello che fa lui fintanto che non comincio ad avere una vaga idea di come funzioni 'sto gioco.
"Ah, cominci tu visto che tieni gli inglesi. E' scritto nel regolamento." Ma porc...!

Che il gioco in sé è facile, se non fosse per quelle carte piene zeppe di simboli e di scritte che neanche la Stele di Rosetta. Alla fine, comunque, la mia strategia è risultata abbastanza obbligata: avendo capito dopo un po' come si faceva a colonizzare nuovi territori, ma rimanendo per me il combattimento un mistero indissolubile (un po' come la questione di Heidi e dei monti), ho pensato bene di barricarmi in casa a coltivare il mio orticello nella speranza che questo fosse sufficiente. Di necessità virtù.

Peccato che io tenessi gli inglesi. In tutti i forum, siti o blog specializzati è scientificamente dimostrato che il giocatore inglese, per avere possibilità di vittoria, deve adottare una strategia aggressiva volta al predominio militare sul francese. Qualcuno afferma di aver visto le strategie inglesi di "Pochi Acri di Neve" stampate persino sui cartoni del latte al supermercato. Hanno avuto anche un paio di passaggi al Tg1 della sera. E io ovviamente non ne sapevo nulla.


D'altro canto il giocatore francese deve, invece, cercare di resistere agli assalti inglesi ribattendo con rapide incursioni o azioni di disturbo. Oppure gongolare sugli allori se lo sprovveduto inglese fa del catenaccio per tutta la partita. Stupidi francesi.


Dati questi presupposti la partita si conclude ineluttabilmente con una vittoria del francese Ciccio  sul sottoscritto per 60 a 54, con buona pace della storia della colonizzazione americana.

La gioia negli occhi... "una serata divisa in due (primo atto)"


NOTE PER IL LETTORE
Giochi trattati:7 wonders, Goa;
Partecipanti alle partite narrate nell'articolo: Marica, Fede, Alessandra, Enrico, Claudio, Valerio-Hugryghost;
Presenti all'Ostello: Marica, Claudio;

Articolo scritto da Valerio detto Hungryghost


Ehi ehi ehi...
...questa domenica la serata ludica inizia alla grandissima...appuntamento alle 20:45 e io ovviamente arrivo alle 21:00 perché ho una memoria di ferro.

Poco male, il ritardo mi permette di trovare una tavolata imbandita con plance, carte, segnalini e giocatori in attesa del mio arrivo.

Giusto il tempo di scorgere negli occhi di Claudio la gioia di vedermi  ("Ma vaff.. ritardatario rompic...") che siamo pronti a partire con la nostra partitona.

Si gioca a 7 Wonders!


Al tavolo solo professionisti del gioco: Marica, Fede, Alessandra, Enrico, Claudio e me...

Mi becco Babilonia, trasudo esperienza da ogni poro ("Questa che fa?"), strategia chiara in mente: poche risorse, mercati e macinare carte verdi a GoGo!!!! Un attimo prima del fischio d'inizio un sussulto, il citofono... un nuovo partecipante...
Guardo Claudio, di nuovo la stessa gioia ("Ma vaff.. ritardatario rompic..."), ma questa volta siamo allenati, è il settimo giocatore, è facile, prendiamo tutte le carte, iniziamo a mischiare nuovamente, arriva Bea, giocherà con Marica, siamo sempre in 6, dobbiamo separare di nuovo le carte, guardo Claudio, ancora una volta la stessa gioia ("Ma vaff.. ritardatario rompic...").

Questa volta ci siamo... che gioco 7 Wonders, la partita scorre via tutta d'un fiato, che gioco 7 Wonders, si tira senza respiro fino al conteggio dei punti, che gioco 7 Wonders.

Vince Enrico, con pochissimi punti su Fede e Claudio, io chiudo quarto davanti a Marica e Ale fanalino di coda, l'importante è divertirsi, non conta il risultato, che gioco del c. 7 Wonders...

E' il momento di decidere il nuovo gioco... dall'oltretomba si sente una voce proporre Goa...

...questa volta è gioia nei miei occhi ("Ma vaff.. mangiacubetti rompic...")... facciamo Goa... al tavolo Enrico, Fede, Claudio e me...

Enrico non arriva a fine partita e viene sostituito da Marica.

Il gioco è molto molto meglio di quanto mi aspettassi e, come già detto ai presenti, merita ben 2 punti in più di quella che è la media dei giochi german... un 6,5 meritatissimo!!!